Domenica 6 aprile ’08 la playlist di Balkan Rock parte più tardi, a partire dalle ore 20 fino alle 24.
Potrete sentire:
New Primitives:
il movimento musicale e sub-culturale nato a Sarajevo nei primi anni ottanta e fondato da personaggi che ruotavano intorno al gruppo Zabranjeno Pusenje (oggi noti come No Smoking Band insieme a Kusturica). Hanno rappresentato la risposta bosniaca da un lato ai new romantics, un po’ troppo modaioli, dall’altro ai Neue Slowenischen Kunst, troppo avanguardisti e seriosi. I "nuovi primitivi" recuperano gli elementi più caratteristici della cultura popolare bosniaca, utilizzano gli archetipi (positivi o negativi) della gente comune per farne delle parodie al limite del surreale, ma neanche troppo, considerando la confusione strisciante e perdita delle certezze degli anni ottanta (privatizzazioni, ascesa del nazionalismo, iper-inflazone ecc). Da questa loro critica culturale ad alto contenuto autoironico, nasce poi una trasmissione televisiva di satira dal titolo "Top Lista Nadrealista", rimasta celebre grazie ad alcune intuizioni geniali ma tragiche allo stesso tempo, riguardo a come si sarebbe evoluto il futuro della ex Jugoslavia (…)
V.A. Bombardiranje New Yorka (1989): una compilation di diversi gruppi punk croati, dal titolo profetico "il bombardamento di new york", prodotta da "Slusaj Najglasnije!" (Listen Loudest!) di Zdenko Franjic, uno dei guru dell’underground jugoslavo e della scena DIY, attivo ancora oggi. Alla compilation avevano partecipato Satan Panonski (ci cui avevo già parlato in precedenza), Majke, Lou Prof e molti altri. Insieme a "Paket aranzman" e "Artisticka Radna Akcija" è una delle compilation più significative del punk jugoslavo.
Direktori: gruppo street punk che aveva riscosso successo enrome durante gli anni del regime di Milosevic, come nemici numero uno del defunto Slobo. Grezzi, potenti ma non troppo scontati come sovente accade ai gruppi Oi! Le tematiche del gruppo spesso erano legate al contesto sociale e politico della Serbia degli anni novanta: corruzione, embargo, inflazione, stato di guerra e di polizia. Purtroppo in passato si erano fortamente compromessi con il nazionalismo serbo in alcune canzoni, atteggiamenti e dichiarazioni, anche se non sono riconducibili alla scena nazi-rock.
Domenica 06/04/08 SU Radio Dissident connettendovi ad uno dei seguenti URL:
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