’70s rock

April 13th, 2008 Comments off

La playlist di stasera è prevalentemente dedicata al rock ’70, in mezzo ci sarà qualche pezzo non ex-jugoslavo, ma che in qualche modo c’entra: ad esempio Iron Maiden che per un periodo iniziavano tutte le loro tournee a Belgrado, Magazine (gruppo new wave inglese) dai quali ho usato Definitive Gaze per fare il jingle, o The Who la cui My Generation era un inno generazionale là come in qualunque altro posto dove fosse arrivato il rock’n’roll. Potrete sentire: Pop Masina, Leb i Sol, Igra Staklenih Perli,  e molto altro ancora.

Come ogni domenica su Radio Dissident dalle ore 20.00.

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Balkan Rock Playlist 06/04/08

April 3rd, 2008 Comments off


Domenica 6 aprile ’08 la playlist di Balkan Rock parte più tardi, a partire dalle ore 20 fino alle 24.
Potrete sentire:


New Primitives
:
il movimento musicale e sub-culturale nato a Sarajevo nei primi anni ottanta e fondato da personaggi che ruotavano intorno al gruppo Zabranjeno Pusenje (oggi noti come No Smoking Band insieme a Kusturica). Hanno rappresentato la risposta bosniaca da un lato ai new romantics, un po’ troppo modaioli, dall’altro ai Neue Slowenischen Kunst, troppo avanguardisti e seriosi. I "nuovi primitivi" recuperano gli elementi più caratteristici della cultura popolare bosniaca, utilizzano gli archetipi (positivi o negativi) della gente comune per farne delle parodie al limite del surreale, ma neanche troppo, considerando la confusione  strisciante e perdita delle certezze degli anni ottanta (privatizzazioni, ascesa del nazionalismo, iper-inflazone ecc). Da questa loro critica culturale ad alto contenuto autoironico, nasce poi una trasmissione televisiva di satira dal titolo "Top Lista Nadrealista", rimasta celebre grazie ad alcune intuizioni geniali ma tragiche allo stesso tempo, riguardo a come si sarebbe evoluto il futuro della ex Jugoslavia (…)


V.A. Bombardiranje New Yorka (1989): una compilation di diversi gruppi punk croati, dal titolo profetico "il bombardamento di new york", prodotta da "Slusaj Najglasnije!" (Listen Loudest!) di Zdenko Franjic, uno dei guru dell’underground jugoslavo e della scena DIY, attivo ancora oggi. Alla compilation avevano partecipato Satan Panonski (ci cui avevo già parlato in precedenza), Majke, Lou Prof e molti altri. Insieme a "Paket aranzman" e "Artisticka Radna Akcija" è una delle compilation più significative del punk jugoslavo.


Direktori
: gruppo street punk che aveva riscosso successo enrome durante gli anni del regime di Milosevic, come nemici numero uno del defunto Slobo. Grezzi, potenti ma non troppo scontati come sovente accade ai gruppi Oi! Le tematiche del gruppo spesso erano legate al contesto sociale e politico della Serbia degli anni novanta: corruzione, embargo, inflazione, stato di guerra e di polizia. Purtroppo in passato si erano fortamente compromessi con il nazionalismo serbo in alcune canzoni, atteggiamenti e dichiarazioni, anche se non sono riconducibili alla scena nazi-rock.

Domenica 06/04/08 SU Radio Dissident  connettendovi ad uno dei seguenti URL:

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Maljiciki – VIS Idoli (1981)

April 2nd, 2008 Comments off

Questo è uno dei pezzi leggendari della new wave jugoslava, dei belgradesi VIS Idoli, la band era attiva tra 1980 e 1984, insieme a Elektricni Orgazam e Sarlo Akrobata comparve sulla compilation "Paket Aranzman" che fece definitivamente entrare punk e new wave nei mass media del paese. La canzone "Maljicki" è una satira della retorica real-socialista, ai tempi ormai sempre più pallida e obsoleta, mentre il pezzo è una specie di ska dal sapore squisitamente sovietico. Ho tentato anche di tradurre il testo (più in basso), ma non sò quanto renda.

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Festa Balcanica al SOS Fornace, Rho (MI)

March 28th, 2008 Comments off

Sabato 5 aprile festa balcanica alla Fornace, spazio autogestito di Rho (MI), organizzata insieme alla comunità rom di Via Sesia, in risposta ai soliti grugniti leghisti e politiche razziste per le quali si distingue in particolare il comune di Milano. Sarà presentata la raccolta di poesie rom “Voci dal silenzio”, seguirà la cena con tanto di maialino allo spiedo e “shljivovica” e infine il concerto del noto quartetto zigano-balcanico “Muzikanti”. La serata è organizzata in collaborazione con l’associazione Opera Nomadi e i ricavati andranno a finanziare l’acquisto di un pullmino che servirà per portare i bambini del campo a scuola. Incollo qui di seguito il comunicato sull’iniziativa.

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Niente Balkan Rock playlist questa domenica

March 21st, 2008 Comments off

Siccome non abbiamo ancora tutti i palinsesti automatizzati, e ci vuole ancora la mano d’opera umana per controllare le macchine, a causa della mia (e altrui) assenza,  questa domenica non ci sarà il consueto stream di Balkan Rock con le rarità del rock, punk new wave, prog, noise ecc. ex/post jugoslavo. Slitta alla settimana prossima domenica 30 marzo.

Buona Pasqua a tutti e poichè Gesù è nato da un uovo (proprio per questo Maria è considerata vergine), nel Grande Uovo Cosmico è ritornato –  molti infatti sostengono che l’universo materiale abbia la forma di un uovo. Cmq se vi interessate di tradizioni e avete la nausea delle disgustose uova di cioccolato scadente e impacchettate nelle inutili confezioni kitsch, potete farvele da sè alla maniera balcanica. Ecco come: comprate uova fresche, raccogliete e seccate un po’ di bucce di cipolla, raccogliete un po’ di erbe e fiori da prato, e prendete delle calze vecchie di nylon. Fate bollire le bucce nell’acqua e intanto infilate le uova nelle calze dopo aver fatto aderire sopra le erbe e fiori come preferite, legate bene con del filo da cucire in modo che le sagome delle erbe rimangono bene impresse sull’uovo. Poi immergete le uova così sistemate nell’acqua bollente con le bucce di cipolla che nel frattepo dovrebbe essere diventata rossa. Il risultato dovrebbe essere come quello nella foto.

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Folk punk istriano

March 14th, 2008 Comments off
In questa puntata di Balkan Rock i principali protagonisti saranno Gori Ushi Winetou e Kud Idijoti: il primo è il guru folk punk istriano, agitatore e menestrello local-patriotico (chiaramente non nel senso negativo del termine), i secondi sono la band tra le più amate nel territorio della ex-Jugoslavia, forse per la loro vena "provinciale" o modo popolare di combinare tematiche impegnative con le storie pittoresche che riguardano la loro città Pola. Sono stati il primo gruppo croato a suonare a Belgrado dopo la guerra, davanti a diecimila persone estasiate. Poi potrete sentire Let3, Metak e un po’ di musica popolare istriana (‘sta volta quella autentica). Qui di seguito qualche parola in più su Franko (Gori Ushi) e Kud Idijoti. 

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Z* Balkans – il nuovo numero

March 12th, 2008 Comments off

Zbalkans E’ uscito il quarto numero di Z Magazine Balkans: la prima rivista alterglobalista post-jugoslava. Il prezzo è di 100 dinari, cioè 10 kune, cioè circa 1,20 euro. La rivista in formato A4, ha 80 pagine. In questo numero, allegato alla rivista, ci sarà il documentario "Contratto a danno dei terzi", sulla lotta dei lavoratori di Jugoremedije contro la svendita dell’azienda, culminata con l’occupazione della fabbrica. Per saperne di più potete andare sulla pagina in inglese del collettivo che cura la rivista.

In questo numero tra le altre cose si trova anche un’articolo dei Wu Ming (Cuba, l’isola delle contraddizioni) e un articolo su Cristiano Lucarelli "l’eroe della classe operaia italiana" (!)

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Balkan Psychedelic

March 8th, 2008 Comments off


Domenica dalle 18.00 su Radio Dissident un tuffo nel passato psichedelco.

Potrete sentire:

Igra Staklenih Perli

Gruppo belgradese di fine anni settanta tra psichedelia e space rock, non hanno molto da invidiare ai vecchi Gong, Hawkwind o primi Tangerin Dream. Per saperne di più del gruppo leggi qui.


Pop Mashina 

Un’altra rarità prog-rock. Lasciandosi alle spalle i miti e leggende delle cover band jugoslave degli anni ’60, la cui principale fonte d’ispirazione erano le onde corte di Radio Lussemburgo, che oltrepassavano la cortina di ferro, Pop Masina sono emmersi come pioneri del rock psichedelico, oggi tanto bramato dai collezionisti e intenditori di quella miriade di gruppi rimasti all’ombra dei soliti noti, oggi diremmo, dinosauri. 


Izvir

Gruppo jazz-rock sloveno, fu attivo tra 1971 e 1978, ha inciso solo due singoli e un album. Potete scaricarli qui. Un ottimo blog con tante rarità da scaricare attraverso Rapid Share.

…e ovviamente molto altro ancora… 

domenica 09/03/08 SU RADIO DISSIDENT  connettendovi ad uno dei seguenti URL:

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Balkan Rock Playlist_02/03/08

March 1st, 2008 Comments off


Questa domenica su Balkan Rock potrete sentire:

NUP NUP (Napred u proslost) – Leggendaria band di Banatsko Novo Selo, un paesino nel nord della Serbia, formata nel 1984 come gruppo hard-core, evolutosi poi in un miscuglio tra post-punk e noise.

Per saperne di più leggi qui.

Oppure vai al loro sito.
 Quita Remix – è uno dei tanti progetti del collettivo web-art e agit-pop


qitaQita Remix –  uno dei tanti progetti del collettivo web-art Kosmoplovci di Belgrado, si tratta di un remix ispirato dalla musica "qita" delle star più famose della scena rom. Registrato in occasioni, situazioni e luoghi diversi, con ospiti o senza, sempre e rigorosamente a base di album piratati che si trovano nelle piazze e mercatini abusivi, ancora sui nastri e solo qualche volta sui cd. Un incontro tra elettronica e musica rom.
E’ un album copyleft.

Lo potete scaricare qui.


Horkestar –  ensemble corale in grado di fare delle strabilianti interpretazioni che vanno dai Kraftwerk ai Public Enemy, da Brasens alle canzoni di lotta della Jugoslavia socialista. Da non perdere.

Per saperne di più vai sul loro sito


Dark Scene – DS:vol.1 is a compilation of ExYu industrial/gothic/darkwave bands.
ExYu is a region in Balkans (Europe) where former Yugoslavia was. This
compilation is the first DS established and there will be more
releases. Soon it will be released on fabric Audio CD.

Per saperne di più vai sul blog DarkScene.  


DOMENICA 02/03/08 SU RADIO DISSIDENT CONNETTENDOVI AI SEGUENTI URL:

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Kosovo 1941

February 23rd, 2008 Comments off
Kkosova
Questo blog non si occupa di politica, se non in senso molto lato, semmai ogni tanto racconta delle storie che tra le righe raccontano anche dei conflitti, della guerra fredda, dei regimi politici che furono e che sono nel territorio post-jugoslavo. Quindi dedicherò solo qualche riga sull’ultimo colpo della scomposizione ed etnicizzazione di quell’area geo-politica. La situazione kossovara è complessa, ma tutti possono rendersene conto dell’effetto destabilizzante che può avere, intuendo che dietro una secessione del genere, forse tra le più grottesche dall’inizio del novecento, si intravede lo stesso modello che si è sperimentato altrove. Una strategia iniziata dall’inizio degli anni ottanta se non prima, alla quale hanno contribuito, volenti o nolenti, anche i governi che si sono succeduti dopo Tito, smantellando il sistema dei diritti multietnici, per arrivare all’apoteosi di Milosevic. Sul governo Thachi invece, credo che qualsiasi commento sia superfluo – un buco nero in mezzo all’Europa che ospita la più grande base militare USA dell’area, uno statarello canaglia che si regge su basi tribali e gestisce traffico d’armi, d’eroina e di prostituzione, nonchè servo fedele dei falchi di Washington. Tuttavia i sostenitori e finanziatori del Kosovo indipendente non vanno sottovalutati (come un certo Sig. Pacolli) e il caso non va visto come un’eccezione – Kosovo è il futuro, l’emblema del nuovo (Dis)Ordine mondiale.  Le radici dello scontro quindi non vanno ricercate negli albori della storia e "nell’odio atavico" che investe le "selvagge" popolazioni balcaniche, come piace affermare a molti mistificatori e creatori del consenso (di Washington). Spesso è sufficente tornare alla Seconda guerra mondiale per capirci qualcosina di più, per questo vi propongo questa fotografia dall’archivio dell’ANPI, che forse aiuta un po’ a dare l’idea di continuità e dell’insieme, senza rimanere imprigionati nell’eterno presente. Tutto questo senza voler fare facili paragoni, anzi ora che i giochi sono fatti, speriamo nell’inaspettato e auguriamo una felice emancipazione ai kossovari.
 
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