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Posts Tagged ‘post-punk’

V.A. Post-punk sloveno

February 9th, 2012 Comments off

In riferimento all’articolo scritto per Retrophobic ecco un’altra compilation questa volta sui gruppi post-punk sloveni. Contiene band stilisticamente molto diverse e magari appartenenti a sotto generi diversi, ma nati nell’ambito di un fenomeno in qualche misura “trasversale” come novi val, ovvero quella risposta jugoslava al punk che col senno di poi ha mostrato di avere diversi denominatori comuni nell’attitudine, nelle tematiche e nell’approccio. In questa raccolta Pankrti, 92, Berlinski Zid, Lacni Franz, Borghesia, Via Ofenziva, Laibach, Cao Picke, 300000 V.K.

V.A. Post-punk sloveno ’80

Articolo per Retrophobic a puntate

January 10th, 2012 Comments off

Segnalo l’articolo che ho scritto per la webzine Retrophobic. Si tratta di un approfondimento sul punk e sulla new wave jugoslava in sei puntate, quante erano le repubbliche della ex Jugoslavia, ognuna con qualche tratto distintivo per quanto riguarda la musica rock. La prima parte, quella appena pubblicata parla della Slovenia, con un focus sugli anni che vanno dal ’77 al ’84, all’incirca il periodo definito in seguito “novi talas”. Dopo un articolo introduttivo scritto quasi un anno fa, tenterò di dare una visione d’insieme di quel fenomeno di cui tanto parla la critica nelle repubbliche ex jugoslave in questi ultimi anni. La fase della retrospettiva, del recupero e della valorizzazione della produzione culturale prima del disastro degli anni ’90 è all’apice, parte di un fenomeno globale, con la differenza che la mitizzazione viene rafforzata a causa del collasso politico-economico dopo la caduta del Muro. Lungi dal voler dipingerla a tutti i costi come un “epoca d’oro”, come spesso viene percepita da chi è cresciuto negli anni ’80, diversamente dall’Italia dove quel decennio viene ricordato soprattutto per il kitsch televisivo, craxismo, culture giovanili frivole o destroidi come i paninari, spero di dare un contributo di qualche interesse per gli appassionati della musica underground e delle controculture.

Punk e New Wave nella ex Jugoslavia – parte 1: Slovenia

Haustor – Bolero (1985)

February 15th, 2011 Comments off

Mi viene da dire che Haustor sono i Talking Heads jugoslavi. Probabilmente per quel mix di new wave, ritmi in levare e qualche sonorità afro. E poi la vena cantuatoriale di Darko Rundek il “song writer” del gruppo, espressa a pieno più tardi come solista, accompagnato dalla Cargo Orchestra. E’ in gamba Rundek. Un po’ ermetico ma non per questo incomprensibile, anzi. A parte il fascino bohemiene delle canzoni, è uno che si capisce subito da che parte sta: quando parla degli scioperi dei ferrovieri, della gurra civile Spagnola e della svolta nazionalista nella post-Jugoslavia – naturalmente tra molte altre tematiche. Non lo fa mai in modo banale o troppo esplicativo, ma sempre poetico. Questo “Bolero” è del 1985, si sente per le chitarre scintillanti piene di chorus, le tastiere sostitutive dei fiati, il groove del basso e un paio di pezzi rappati. A parte il riferimento ai Talking Head, mi viene da pensare ai P.I.L. più melodici, ai B52’s e a un mucchio di altra roba che ora non mi viene in mente. Ho scelto questo album a caso, perché lo stavo ascoltando mentre scrivevo. Lo consiglio agli amanti dei ’80 meno conosciuti. Ad ogni modo Haustor rimangono sempre un punto di riferimento importante quando si parla della new-wave jugoslava, mentre Rundek riempie ancora oggi le sale concerti di Belgrado, Zagabria, Sarajevo, Skoplje, ma è apprezzato anche altrove negli ambienti del “art” rock e della world music in giro per il mondo.

Haustor – Bolero (1985)