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Archive for the ‘Download’ Category

BalkanRock – Puntata 21 – Novi Val

January 4th, 2015 Comments off

Novi-valLa seconda puntata dedicata alla new wave jugoslava del periodo 1979-1984. Questa volta andiamo in Croazia, dove la scena rock era concentrata principalmente in due città, Zagabria e Rijeka. Vi faremo sentire alcuni “big” del cosiddetto ex-yu rock, dagli esordi fortemente influenzati dalla nuova ondata punk e new wave, come Haustor, Azra e Prljavo Kazaliste. Ma andiamo a scoprire anche gruppi meno conosciuti, dal suono più crudo e aggressivo, con un’attitudine inequivocabilmente punk come Paraf, Mrtvi Kanal e Termiti.

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V.A. Post-punk sloveno

February 9th, 2012 Comments off

In riferimento all’articolo scritto per Retrophobic ecco un’altra compilation questa volta sui gruppi post-punk sloveni. Contiene band stilisticamente molto diverse e magari appartenenti a sotto generi diversi, ma nati nell’ambito di un fenomeno in qualche misura “trasversale” come novi val, ovvero quella risposta jugoslava al punk che col senno di poi ha mostrato di avere diversi denominatori comuni nell’attitudine, nelle tematiche e nell’approccio. In questa raccolta Pankrti, 92, Berlinski Zid, Lacni Franz, Borghesia, Via Ofenziva, Laibach, Cao Picke, 300000 V.K.

V.A. Post-punk sloveno ’80

V.A. Novi Val (in seguito alla seconda puntata su Retrophobic)

February 7th, 2012 Comments off

In seguito alla seconda puntata dello speciale dedicato al punk e alla new wave jugoslava di fine anni settanta inizio ottanta, scritta per Retrophobic webmagazine, ecco una breve compilation con i gruppi menzionati nell’articolo. Per chi è interessato all’argomento può avere un riferimento immediato per calarsi nell’atmosfera e nelle sonorità del periodo senza le lunghe ricerche. Tenterò di proporne una per ciascun articolo scritto. In questa compilation compaiono Prljavo Kazaliste, Azra, Haustor, Film, Paraf, Termiti, Mrtvi Kanal, Satan Panonski, Kud Idijoti.

V.A. Cro Novi Val ’80

Luna – Nestvarne Stvari (1984)

May 15th, 2011 Comments off

Una delle scoperte recenti sulla new wave jugoslava. Gruppo meno conosciuto dei soliti nomi che si tirano fuori quando si parla di quel periodo, ma altrettanto interessante. Il progetto nasce  nel 1981 dall’incontro tra alcuni membri della dark band “La Strada” e altri di “Pekinska Patka”, punk rock di Novi Sad. Da sentire.

Luna – Nestvarne Stvari (1984)

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Odbrana i Poslednji dani

April 14th, 2011 1 comment

Idoli - Odbrana i Poslednji DaniOdbrana i poslednji dani” album del gruppo Idoli, esponenti della scena new wave belgradese. Registrato, arrangiato e prodotto dalla band con aiuto di due collaboratori nel 1981. E’ considerato da una parte della critica uno dei migliori se non il migliore album rock della ex-Jugoslavia. Viene pubblicato nel 1982 per la Jugoton. L’album si ispira all’omonimo racconto (La difesa e gli ultimi giorni) di Borislav Pekic, scrittore, autore teatrale e sceneggiatore, membro della “Gioventù democratica” negli anni ’30, in seguito diventa apprezzato dalla critica e famoso a livello  internazionale, ma malgrado questo fin dalla giovane età è perseguitato dalle autorità fino all’esilio  a Londra nel 1971. Quindi si presenta come un concept album che graficamente si ispira all’iconografia religiosa ortodossa mentre i testi sono tutti in cirillico, probabilmente si trattava di una forma di provocazione dato che alcuni aspetti culturali erano un tabù. Per una più dettagliata spiegazione su questo album e sui brani che contiene rimando alla pagina inglese di wikipedia. Non saprei se e quanto possa essere sopravvalutato, ma senza dubbio rimane un ottimo album della new wave jugoslava, introducendo in maniera molto discreta gli elementi e sonorità della musica tradizionale, quindi differenziando si un po’ dai tipici standard anglo-sassoni di questo genere. Gli arrangiamenti sono curiosi e talvolta bizzarri rendendolo un’opera tutto sommato originale, rafforzando in qualche modo un sound tipicamente  “jugoslavo”. I testi possono risultare oscuri per chi come me non ha letto il racconto al quale si ispira e non conosce bene il contesto nel quale fu registrato.

Idoli – Odbrana i poslednji dani (1982)

Paket Aranzman

February 22nd, 2011 Comments off

La più nota compilation new wave jugoslava, uscita nel 1981 per Yugoton. Vi parteciparono Sarlo Akrobata, Elektricni Orgazam e Idoli. Musicalmente modesto, ma creativo come album, assume lo status di culto grazie alle circostanze socio-culturali del momento in cui esce. Inizio degli anni ottanta viene ricordato in modo un po’ diverso nella ex Jugoslavia a differenza degli altri paesi europei come l’Italia del riflusso e del trash televisivo o l’Inghilterra del thacherismo, infatti viene visto come un periodo culturalmente fiorente, un fatto parzialmente vero, anche se mi verrebbe da pensare che si trattava più di una sensazione condivisa da parte di una generazione. Era nell’aria un credo che si poteva uscire dal tardo e decadente socialismo intraprendendo la strada delle riforme, ammodernare ulteriormente il paese nella sua pluralità, invece di prendere la strada della disgregazione e del saccheggio. Purtroppo quest’idea rimase vaga, appunto solo una speranza condivisa, senza nessuna rappresentanza politica adeguata. Il resto della storia la sapete.

Tornando al disco in questione copio il pezzo di un articolo che stavo scrivendo per la webzine Retrophobic sulla new wave jugoslava

 

“Andando verso la capitale della ex Jugoslavia – Belgrado, troviamo due compilation che sintetizzano la new wave jugoslava, datate entrambe 1981. “Paket Aranzman” e “Artisticka Radna Akcija”. Ormai siamo nell’epoca post-punk e in entrambi i dischi si sentono le chitarre acide, ritmiche diverse, brani concettuali, la forma delle canzoni che va oltre l’impostazione rock. La prima è considerata una pietra miliare ed è stracitata, non tanto per la scelta dei brani, quanto per una serie di circostanze socio-culturali di cui questo album è un’espressione molto rappresentativa. Quello che lo rende particolare sono gli approcci diversi dei tre gruppi che vi compaiono, ovvero Sarlo Akrobata, Elektricni Orgazam e Idoli. I primi musicalmente più afferrati hanno lasciato un impronta importante anche se hanno pubblicato solo un album (Bistriji ili tuplji covek biva kad…), tuttavia da quel progetto nasceranno due grandi band jugoslave Ekatarina Velika con il loro indimenticabile synth-pop e Disciplina Kitchme noise-punk dai ritmi funkeggianti, con la formazione basso, batteria, tromba. Nel 1981 i Sarlo Akrobata, non a caso, aprono ai Gang of Four a Zagabria, infatti mettendo a confronto i due gruppi si può trovare qualche denominatore comune. Elektricni Orgazam più cupi e psicotici, hanno la tastiera che domina su tutto e i testi paranoici in una sorta di punk psichedelico. Infine Idoli che non nascono come un vero gruppo, ma come una burla mediatica, una sorta di opera pop-art vivente fatta in collaborazione con l’artista Dragan Papic. Il loro primo periodo infatti consiste in una serie di articoli giornalistici, creando aspettative, scandali e facendo dichiarazioni surreali ai quattro venti. Una sorta di rock’n’roll swindle jugoslava. Nella compilation i loro brani sono minimalisti e parodiaci. Il singolo “Maljiciki”, uno dei brani che compare nella compilation, sarà prodotto niente meno che da Goran Bregovic, già allora produttore che poteva permettersi di sperimentare grazie al successo enorme ottenuto con i Bijelo Dugme.”

V.A. Paket Aranzman (1981)

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Haustor – Bolero (1985)

February 15th, 2011 Comments off

Mi viene da dire che Haustor sono i Talking Heads jugoslavi. Probabilmente per quel mix di new wave, ritmi in levare e qualche sonorità afro. E poi la vena cantuatoriale di Darko Rundek il “song writer” del gruppo, espressa a pieno più tardi come solista, accompagnato dalla Cargo Orchestra. E’ in gamba Rundek. Un po’ ermetico ma non per questo incomprensibile, anzi. A parte il fascino bohemiene delle canzoni, è uno che si capisce subito da che parte sta: quando parla degli scioperi dei ferrovieri, della gurra civile Spagnola e della svolta nazionalista nella post-Jugoslavia – naturalmente tra molte altre tematiche. Non lo fa mai in modo banale o troppo esplicativo, ma sempre poetico. Questo “Bolero” è del 1985, si sente per le chitarre scintillanti piene di chorus, le tastiere sostitutive dei fiati, il groove del basso e un paio di pezzi rappati. A parte il riferimento ai Talking Head, mi viene da pensare ai P.I.L. più melodici, ai B52’s e a un mucchio di altra roba che ora non mi viene in mente. Ho scelto questo album a caso, perché lo stavo ascoltando mentre scrivevo. Lo consiglio agli amanti dei ’80 meno conosciuti. Ad ogni modo Haustor rimangono sempre un punto di riferimento importante quando si parla della new-wave jugoslava, mentre Rundek riempie ancora oggi le sale concerti di Belgrado, Zagabria, Sarajevo, Skoplje, ma è apprezzato anche altrove negli ambienti del “art” rock e della world music in giro per il mondo.

Haustor – Bolero (1985)

Igra Staklenih Perli

February 10th, 2011 Comments off

La seconda proposta di download è un gruppo space-rock, attivo tra 1976 e 1980. Si chiama “Igra Staklenih Perli“, dal romanzo di Hesse “Il gioco delle perle di vetro”. Hanno inciso solo due album di cui diversi pezzi sono completamente strumentali, tutti dai titoli tipicamente psichedelici: il giardino della luce, il viaggio nel blu, fungo, modulazione solare. Accompagnavano i loro concerto con le proiezioni di immagini astratte, corpi celesti e paesaggi naturalistici. Per avere un punto di riferimento, ricordano le atmosfere dei Gong, Hawkwind, dei gruppi kraut-rock come Tangerine Dream e Ash Ra Temple o dei  più recenti Ozric Tentacles. La qualità della registrazione è modesta per il genere ma conferisce in qualche modo il fascino “passatista” all’ascolto.

Igra Staklenih Perli (1979)

Artisticka Radna Akcija (1981)

February 2nd, 2011 Comments off

Radne akcije” erano le brigate di lavoro organizzate dal partito e dai sindacati inizialmente nel periodo della ricostruzione del dopo guerra e successivamente per la costruzione delle opere di grande importanza per le infrastrutture del paese (strade, ponti, dighe, bonifiche). Negli anni settanta diventano anche un’ occasione di incontro tra i giovani da un lato, mentre dall’altro una pratica per imprimergli l’etica del lavoro e di responsabilità. Pratiche simili si risontravano a Cuba, in Germania dell’Est o in altri paesi socialisti. Nel corso degli anni ottanta sono sparite del tutto, probabilmente perché inizia a cambiare il senso comune verso il rapporto tra stato e cittadini, ma anche perché non vengono più promosse con degli obiettivi importanti una volta che il paese è stato ricostruito. Diventano persino l’oggetto di scherno, in parte perché abbagliati dall’ideologia consumistica “occidentale” che con il suo individualismo ed edonismo fa apparire ridicolo un coinvolgimento di massa dei giovani per i beni pubblici. Un altro elemento che spinge nell’oblio le brigate di lavoro è la loro sempre peggiore organizzazione, presenza dei “capetti” e “caporali” nonché uno svuotamento del suo significato originario. Sicuramente era un elemento importante che teneva vivo lo spirito di “unità” e “fratellanza” tra le popolazioni della ex-Jugoslavija e oggi ci possiamo sognare una partecipazione di quelle proporzioni per qualsiasi iniziativa di solidarietà o ricostruzione.

Nel 1981 esce una compilation intitolata “Artisticka Radna Akcija” (La brigata di lavoro artistica) che doveva rappresentare il seguito di “Paket Aranzman“, quello che è diventato il disco di culto che ha sfondato la strada alla new wave e al punk jugoslavo. Malgrado il titolo e la copertina pop-art il disco non raggiunge il successo del proprio predecessore in cui comparivano Idoli, Sarlo Akrobata e Elektricni Orgazam, forse perché c’erano molti più gruppi e troppi si assomigliavano tra loro. Il titolo forse è un riferimento vagamento ironico alle “brigate di lavoro” di cui parlavo. Tuttavia contiene alcune tracce interessanti e al passo con i tempi e diversi musicisti che vi parteciparono in seguito entreranno a fare parte dei gruppi divenuti famosi in seguito come Disciplina Kicme, Partibrejkers o Obojeni Program. Per i cultori della new wave e del post-punk è imperdibile. Per questo ho deciso di inaugurare anche una sezione “download” dove poter segnalare i link dai quali scaricare cose interessanti.

Artisticka Radna Akcija (1981)