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Elektricni Orgazam

March 17th, 2010

Recentemente la RTS (radio televisione serbia) ha trasmesso un documentario a più puntate sulla “new wave” jugoslava, all’interno di un programma che si chiama “Robna Kuca”. E’ tempo di retrospettive anche da quelle parti. Il cosiddetto “novi talas” in effetti ha avuto  un significato enorme nella ex Jugoslavia, forse più che altrove dove si erano già sperimentate le controculture a partire dalla fine degli anni sessanta. Il fatto che la scomparsa del “grande capo” nel 1980, coincide con le prime uscite per le case discografiche di stato come Jugoton dei dischi più significativi dell’epoca, esercita un effetto “shock” sull’immaginario comune. E’ un’ottima cosa che la principale emittente del paese trasmette dei documentari del genere. Dopo averlo visto mi sono riascoltato il secondo album degli Elektricni Orgazam, “Lisce prekriva Lisabon” (1982) (Le foglie ricoprono Lisbona, ndr.)

Ecco un brano:

-L’abito-

Non riesco a trovare un abito,

il mio numero non è in vendita,

sono un uomo sfortunato,

come faccio a vivere senza l’abito.

Voglio un abito!

Le mie misure non sono previste,

la confezione mi ha dimenticato,

è dura vivere senza l’abito,

mi dicono “lei una persona per sè stessa”.

Voglio un abito!

Per questo me ne vado da questo mondo,

per me come sono, non c’è posto,

il fiume gelido ingoierà il mio problema,

me ne vado per sempre maledetta confezione.

  1. Nicola
    October 7th, 2010 at 16:04 | #1

    @balkanrock
    Non c’è problema.
    Sono di madre slovena, di Nova Gorica per la precisione.
    Lei aveva molti parenti nel carso e a Trieste dove andò ad insegnare al conservatorio sloveno.
    Si sposò con mio padre, un calabrese figlio di emigrati al nord e lì rimisero fino a quando per lavoro non si trasferirono qui a Torino.
    Lei non ha mai insegnato lo sloveno o il serbo né a mio fratello e neanche a me, più volte le abbiamo chiesto come mai ma abbiamo sempre ricevuto risposte piuttosto evasive.
    A dire il vero praticamente ogni estate veniva proposto il viaggio in Serbia o a ritrovare i parenti in Slovenia, eppure anche lì l’idea era stroncata da frasi come: “non ne vale più la pena” oppure “non ho più interesse, non è più la mia jugoslavia”.
    Ora finalmente sto tendando di riprendere contatto con i balkani facendo da me, studiando il serbo e magari anche da un punto di vista musicale 😉
    That’s all!

    P.S Certo che alcuni Captcha sono proprio impossibili !!

  2. balkanrock
    October 6th, 2010 at 20:47 | #2

    mi fa piacere! sarei anche curioso di sapere quali sono le tue origini 🙂 nel caso in pvt se non ti va nei commenti

  3. Nicola
    October 6th, 2010 at 19:26 | #3

    funziona alla perfezione, grazie ancora.
    Anche grazie al tuo lavoro mi sto riallacciando alle mie origini che si stavano perdendo e ora mi getto nell’ascolto 🙂

  4. balkanrock
    October 6th, 2010 at 19:09 | #4

    Ma certo, mi dimentico sempre di mettere le password nei post. Non la metto io, ma il collezionista di dischi che gestisce il blog yurock.blogspot.com dal quale linko spesso e volentieri.
    La password è “najpogodnijemesto”. Fammi sapere se funziona ancora. Ciao

  5. Nicola
    October 6th, 2010 at 18:25 | #5

    Sarebbe mica possibile avere la password del file .rar che è linkato all’album? Grazie mille 😉

  6. Nina
    March 31st, 2010 at 14:56 | #6

    Bella lì! Correggi solo al terzo rigo “sfrotunato” in “sfortunato”. Giusto?

  7. dusko
    March 23rd, 2010 at 11:47 | #7

    prova

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