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Archive for the ‘Cinema’ Category

Zivi i Mrtvi (Vivi e Morti)

December 22nd, 2008 Comments off

1993 Bosnia occidentale:
un piccolo contingente croato deve attraversare le linee nemiche per raggiungere il grosso delle truppe, dopo essere rimasto isolato. E’ composto da riservisti e volontari, uno diverso dall’altro. Situazione tipica della guerra in Bosnia: ordini vaghi, scarsa o nessuna disciplina, il nemico difficilmente individuabile diventa chiunque, chi è più avvezzo alla guerra comanda. Devono attraversare una radura e un vecchio cimitero turco, un luogo avvolto da un alone minaccioso e crudele, luogo dove giacciono conquistatori e conquistati, patrioti e traditori…

1943 Bosnia occidentale:
un nuovo comandante viene assegnato ad un drappello dell’esercito collaborazionista degli ustascia, intransigente, invasato e autoritario. Gli uomini combattono una guerra che non sentono propria fino in fondo, qualcuno cede dopo aver saputo della morte dei familiari, qualcuno perchè non è in grado di sparare alla gente inerme e disarmata. Inseguiti dai partigiani si imbattono in un vecchio cimitero turco dove ha luogo un feroce scontro a fuoco…

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“Izbrisani”: i cancellati

October 20th, 2008 4 comments
Immaginate di svegliarvi un giorno e scoprire che non esistete più. E’ quello che è successo 26 febbraio 1992 a 18.305 persone in Slovenia, cancellati dall’anagrafe, dalle istituzioni, esclusi per sempre dalla vita pubblica, semplicemente clandestinizzati. In seguito alla secessione dell’anno prima, il governo sloveno decise di “cancellare” tutti coloro che non avessero richiesto la cittadinanza slovena: chi perchè temporeggiava sperando che la situazione cambiasse, chi perchè non riconosceva la secessione o credeva giustamente di poter vivere in un paese con un’altra cittadinanza, chi, come molti anziani, che banalmente non erano informati e non sapevano bene come fare. Fu la pulizia etnica in versione slovena. Molti tra questi erano sloveni “puri”, non solo famiglie miste o appartenenti ad altre nazionalità ex-jugoslave. Migliaia di persone persero il lavoro, i bambini appartenenti alle famiglie dei “cancellati” furono rispediti a casa dalle scuole, vennero ritirate le patenti, le tessere sanitarie, furono bloccate le pensioni, i sussidi, i conti bancari. Molti scaparno, alcuni si sucidarano, altri hanno continuato a vivere in un incubo kafkiano, additati dai politici come traditori e soggetti pericolosi. Dopo anni di più nera segregazione queste persone hanno iniziato ad autorganizzarsi in comitati per riprendersi il diritto di esistere, sostenuti da associazioni e collettivi, riuscendo alla fine a portare la questione al Parlamento Europeo. Nel 2007 esce un documentario di Drazen Peric che testimonia la carovana dei “cancellati” da Ljubljana a Bruxelles, intitolato “Karavan Izbrisanih” (La carovana dei cancellati). Un altro documentario su questa pagina vergognosa, ma meno conosciuta dello scempio jugoslavo, è “Rubbed out” di Dimitar Anakiev, uno dei “cancellati”. Anche se la violazione dei diritti umani è stata riconosciuta dall’Amnesty International e dalla Commissario per i diritti umani dell’EU, e nonostante numerosi interventi e azioni per porre termine alla clandestinità e all’oblio, lo stato sloveno non ha ancora riconosciuto i diritti di cittadinanza a queste persone e anzi ha pensato bene di arrestare il loro portavoce in seguito alla carovana dell’anno scorso (…)
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Makavejev

December 8th, 2007 Comments off
MakavejevFinalmente mi sono deciso di vedere qualcosa di Dusan Makavejev, straordinario regista jugoslavo, dissidente, beffardo, critico del real-socialismo (da sinistra), autore di un film biografico su Wilhelm Reich. Ho deciso di partire in ordine cronologico, vedendo "Covijek nije tica" (L’uomo non è un uccello) del 1965, un dramma sentimentale ambientato in una devastante cittadina metallurgica. Girato a Bor in Serbia, effettivamente un centro minerario importante tutt’oggi. Ovviamente la trama è un pretesto per dare uno sguardo critico sull’industrializzazione forzata della jugoslavia socialista, sulla condizione degli operai e sui mutamenti antropologici di una società rurale diventata industriale in pochi decenni. 
Per gli amanti del neorealismo novecentesco, ma anche per tutti quelli che si sono limitati a vedere Kusturica, che da solo non può rappresentare il cinema jugoslavo.
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Somos Todos Walter!

July 27th, 2007 Comments off
Walter brani Sarajevo"Walter difende Sarajevo" è uno dei quattro lungometraggi di Hajrudin Krvavac, in seguito diventato un serial. E’ un regista che, come tanti, si occupava esclusivamente della Resistenza jugoslava, ma con la peculiarità che i suoi erano dei veri e propri film d’azione a basso contenuto ideologico e molti colpi di scena. Walter è il leader di un battaglione di partigiani specializzato in guerriglia urbana che agisce principalmente a Sarajevo e  conduce azioni eclatanti distruggendo gli arsenali tedeschi senza mai farsi beccare portando all’esasperazione i nazisti.

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Welcome Mr. President

July 14th, 2007 Comments off

Gori VatraGori Vatra (Arde il fuoco) tradotto più banalmente Welcome Mr. President è una straordinaria tragi-comedia post bellica come solo il cinema bosniaco riesce a partorire. Arrivo un po’ in ritardo a parlare di questo film uscito ormai 4 anni fa ma che va assolutamente visto per chi si interessa di "questioni" balcaniche. Traduco e commento dal sito ufficiale del film:

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“Invisible Nation”

June 26th, 2007 Comments off

Invisible NationCredo che un po’ ovunque in giro per il mondo, o almeno nella vecchia Europa, negli ultimi anni ci sia il desiderio da parte di molti di recuperare la memoria di ciò che fu la genesi delle controculture nei propri territori. Sui beatniks, sugli hippies e sul movimento punk nelle grandi metropoli si è scritto molto, tuttavia c’è ancora molto da scoprire sulle situazioni cosiddette minori, particolari o di provenienza periferica. Situazioni in cui la presenza di una “scena” underground, di qualche fanzine o di un concerto scandalo ha significato molto, influenzando fortemente l’immaginario delle prossime generazioni, stimolandole ad uscire dal conformismo della cultura di massa. Read more…

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“Sretno Dijete”

January 26th, 2007 Comments off

“Sretno dijete” di Igor Mirkovic è un documentario sulla scena new wave jugoslava a cavallo tra gli anni settanta e i primi anni ottanta. Il regista, allora adolescente parte da un punto di vista molto intimo e personale, senza rinunciare a qualche riflessione sui mutamenti sociali e politici che investivano il paese, seppure in maniera discreta. I giornaletti universitari della gioventù socialista cominciano ad avere copertine sempre più strane, la morte di Tito fa cadere tutte le certezze, si viene a sapere che il paese ha un debito mastodontico con il Fondo Monetario Internazionale, mentre dal basso c’è un grande fermento culturale e voglia di cambiamento. Purtroppo la voglia di cambiare in termini politici e di potere l’hanno saputa esprimere soltanto i nazionalisti, ma questa è un’altra storia (…)

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