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Bolji Zivot

September 14th, 2009

Bolji ZivotVerso il 1987 esce per la Radio Televisione Serba un serial intitolato “Bolji Zivot” (La vita migliore). Seguiva le vicende di una famiglia tipo belgradese, con personaggi rappresentativi della picola borghesia jugoslava, con i loro problemi, le aspirazioni, i conflitti generazionali tra i giovani e i vecchi, il loro rapporto con le classi dirigenti o quelle subalterne. Non mancavano i riferimenti alla situazione sociale di allora, meno a quella più strettamente politica, considerando l’anno cruciale per l’ascesa dei nazionalisti. Lui, il capo famiglia, di umili origini contadine è un impiegato, dal carattere burbero ma bonario, nostalgico dei “valori di una volta”, lei insegnante in un liceo, intellettuale mancata e  i loro tre figli: il primogenito serioso e concentrato sulla carriera, la secondogenita un po’ più trendy  e il più giovane ribelle e strafottente. La serie andò in onda fino al 1991 con 87 episodi. Non mi vengono in mente corrispettivi, se non “Un posto al sole”, che tuttavia mi sembra terribilmente artificioso e ottuso nella sua rappresentazione di un’Italia di cartapesta, naturalmente parlo da uno “di parte” in questo momento, quindi “Bolji Zivot” malgrado fosse un prodotto televiso degli anni ’80 fatto per le masse, mi sembra abbia avuto anche qualche qualità, oltre a diversi attori che dopo sarebbero diventati famosi.

Detto ciò, la gioventù alternativa di allora, desiderosa di cambiamenti radicali e di dissociazione dall’eterna mediocrità del presente, non potevano che guardare con disincanto ed ironia a questa icona televisiva seguita da milioni di persone. Come altrove in Europa anche  nell’ex Jugoslavia degli anni ’80 proliferavano le fanzine, ormai cadute quasi in disuso con l’avvento dell’internet, l’espressione della cultura D.I.Y. legata al punk, in cui oltre alla promozione della cosiddetta “scena” anti-commerciale, si parlava degli stili di vita, di politica, della varie forme di attivismo che in quegli anni compensavano la scomparsa dalla scena dei movimenti organizzati degli anni settanta. Dunque cosa c’entra tutto ciò con la serie TV “Bolji Zivot”? C’entra che negli stessi anni esce l’omonima fanzine “Bolji Zivot” redatta da alcuni hard-corers di Novi Sad. Avendo passato la mia adolescenza negli anni ’90, avevo un’idea vaga di queste realtà, e sono venuto a sapere dell’esistenza di queste e di diverse altre fanzine grazie a Kiklop, ai tempi membro della band NUP di cui avevo già parlato su questo blog, che le ha riportato alla luce, questa volta su una web-zine, “Pionirov Glasnik“.

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