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Bolji Zivot
Verso il 1987 esce per la Radio Televisione Serba un serial intitolato “Bolji Zivot” (La vita migliore). Seguiva le vicende di una famiglia tipo belgradese, con personaggi rappresentativi della picola borghesia jugoslava, con i loro problemi, le aspirazioni, i conflitti generazionali tra i giovani e i vecchi, il loro rapporto con le classi dirigenti o quelle subalterne. Non mancavano i riferimenti alla situazione sociale di allora, meno a quella più strettamente politica, considerando l’anno cruciale per l’ascesa dei nazionalisti. Lui, il capo famiglia, di umili origini contadine è un impiegato, dal carattere burbero ma bonario, nostalgico dei “valori di una volta”, lei insegnante in un liceo, intellettuale mancata e i loro tre figli: il primogenito serioso e concentrato sulla carriera, la secondogenita un po’ più trendy e il più giovane ribelle e strafottente. La serie andò in onda fino al 1991 con 87 episodi. Non mi vengono in mente corrispettivi, se non “Un posto al sole”, che tuttavia mi sembra terribilmente artificioso e ottuso nella sua rappresentazione di un’Italia di cartapesta, naturalmente parlo da uno “di parte” in questo momento, quindi “Bolji Zivot” malgrado fosse un prodotto televiso degli anni ’80 fatto per le masse, mi sembra abbia avuto anche qualche qualità, oltre a diversi attori che dopo sarebbero diventati famosi.
Balkan Rock su Facebook
Per chi ha un account su FB può iscriversi al gruppo “Balkan Rock“, è un modo di mettere in contatto tutti coloro che seguono il blog e coltivano interessi per le questioni balcaniche e “jugoslaviste”. Riporto qui la presentazione del gruppo:
Balkan Rock nasce come una trasmissione della defunta web-radio “Radiohacktive“, parlando della scena rock ex-jugoslava e del suo ruolo particolare come sottocultura giovanile. Ciò che univa i giovani a partire dagli anni settanta non era più la rettorica del regime ma il rock’n’roll. Se ci fu una risposta dal basso all’ascesa dei nazionalismi e all’artero sclerosi del Partito non era un movimento politico ma “Novi Talas” (new wave e punk come fu definito nella ex-Jugoslavia). Oggi infatti in molti riflettono su questo fenomeno e sulle eredità che ha lasciato – Balkan Rock” si è posto come l’obiettivo quello di far conoscere i pezzetti di questo mondo. Dopo la scomparsa di Radiohacktive, è rimasto soltanto il blog che ha ampliato un po’ i temi trattati allargandoli alla “pop-culture” ex e post jugoslava: dal cinema alle leggende metropolitane, dalla letteratura ai consumi di massa nell’era socialista, dalla guerra civile ai movimenti controculturali di oggi.
Per qualsiasi commento, suggerimento o domanda, sentitevi liberi di contattarmi.