Pavia: odissea rom e manifestazione
Con l'odissea dei rom a Pavia,
un'altra giunta del centro-sinistra ha battuto il record di idiozia. Oltre alla
malafede, al dilagante securitarismo e al velato razzismo, la sindaca Capitelli e la
sua giunta hanno dimostrato anche una totale incapacità, sia politica che
amministrativa, con lo sgombero di più di 100 rom da un’area abbandonata e con
ciò che ne è seguito. Dopo alcuni giorni di limbo, sono stati sbattuti quasi di
nascosto nelle cascine abbandonate dei paesini decadenti intorno allo straricco
capoluogo, trovandosi inseguiti dai paesani in preda a violenti rigurgiti
xenofobi, con tentativi di linciaggio al
grido di “Camere a gas! Noi siamo gente civile…” (SIC!). Un clima putrido in
cui non potevano non sguazzarci i partitini nazi-fascisti oltre ai soliti
forcaioli della Lega, guadagnando magari anche una manciata di voti tra i
mentecatti. Nel degenero più totale, è
toccato al csa Barattolo e a qualche associazione occuparsi della sussistenza di
queste persone, mentre la
Giunta ha pensato bene di stanziare qualche centinaio di euro
a famiglia per comprarsi i biglietti, sperando di rispedirli il più lontano
possibile, dall’altra parte dell’UE, quella di serie B, in Romania. E come se
non bastasse pare che quei soldi li abbia messi il proprietario dell’ex SNIA,
lo stabilimento chimico da dove sono stati sgomberati un mesetto fa, che
ovviamente diventerà un’area residenziale. Questo è soltanto un sunto di ciò
che è successo a Pavia in questo mese, che senz’altro meriterebbe un dossier,
di cui alcuni pavesi stanno già discutendo. Riporto qui di seguito l’appello
per la manifestazione.
Nelle ultime settimane la provincia di Pavia è stata teatro di numerosi
episodi violenti di stampo xenofobo e razzista che hanno colpito le
famiglie Rom sgomberate dall'area Ex-Snia. Questi fenomeni sono frutto
non solo di un'intolleranza sempre più radicata in larghi strati della
nostra società, ma anche dell'incapacità delle istituzioni, sia locali
che nazionali, di gestire le richieste di accoglienza e integrazione,
forse troppo prese ad assecondare le mire di piccoli e grandi
speculatori.
I migranti sono una risorsa, non un’emergenza. Per questo è necessario
superare completamente le vecchie politiche sull'immigrazione
rifiutando la logica del mero assistenzialismo, o peggio, dell'ordine
pubblico, e attuando progetti d'integrazione a lungo termine che
permettano ai cittadini migranti di avere un lavoro, una casa e una
scuola per i bambini. Siamo convinti che questa sia l’unica via per
garantire a tutti i migranti pari diritti, pari doveri e pari
opportunità.
Denunciamo inoltre il lassismo di chi avrebbe dovuto vigilare per
evitare che episodi come quelli avvenuti a Pieve Porto Morone potessero
ripetersi per più giorni nella totale impunità.
Esigiamo che venga applicata la Legge Mancino per impedire il
radicarsi, attraverso l'apertura di sedi e l'organizzazione di
manifestazioni razziste, di movimenti dichiaratamente fascisti e
xenofobi come Forza Nuova.
Non è più possibile rimanere a guardare, fermiamo ora la caccia alle
streghe!
Manifestazione regionale antirazzista per i diritti dei migranti e in
solidarietà alle famiglie romene, sabato 29 settembre 2007 ore 14
per le adesioni mandare una mail a 29settembrepv@gmail.com