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Pasteta

April 1st, 2012

Tipico spuntino dell’industria alimentare real socialista, una sorta di paté chiamato comunemente “pasteta” a base di derivati di carne suina. In uso già a partire dagli anni cinquanta. Certamente prodotti del genere si trovano anche oggi, ma non hanno più il ruolo e l’importanza che avevano durante la Guerra Fredda. Oggi, questi patè sono confezionati in modo più accattivante e hanno un sapore leggermente  diverso per venire incontro ai gusti più addomesticati. Una scatoletta di pasteta non mancava mai nel rancio militare. Quindi la divoravano nella stessa misura i bambini come merenda e i militari durante le lunghe marce di esercitazione.

Era circa 1987 quando mangiai una scatoletta di pasteta risalente al 1958. Era molto più vecchia di me quando la mangiai ma era uguale come se l’avessero confezionata qualche giorno prima. Per fortuna non ebbi alcun effetto collatterale. Miracolosi progressi della tecnologia jugoslava per la conservazione del cibo! Questa scatoletta, era arrivata da qualche scorta militare, tramite un qualche parente che lavorava nell’esercito, fino a casa mia.

Si consumava a collazione, cosa che farebbe inorridire chiunque in Italia, è tutt’oggi in uso in molti paesi dell’Europa dell’est. Si usava anche come spuntino, merenda o per una cena povera in abbinamento a qualcos’altro. Le confezioni avevano dei marchi a volte severi delle industrie statali dai nomi trucidi come “Carnex”. In alternativa, per venire incontro ai bambini, raffiguravano dei maialini sorridenti i cui scarti di macellazione venivano trittati insieme ad altri innominabili ingredienti per ottenere questa pasta dal colore incerto. Molte erano le dicerie, probabilmente vere e tutt’oggi attualissime, sulle persone che smisero di mangiare qualsiasi derivato di carne dopo aver lavorato o visitato degli stabilimenti del genere.

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