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Welcome Mr. President

July 14th, 2007

Gori VatraGori Vatra (Arde il fuoco) tradotto più banalmente Welcome Mr. President è una straordinaria tragi-comedia post bellica come solo il cinema bosniaco riesce a partorire. Arrivo un po’ in ritardo a parlare di questo film uscito ormai 4 anni fa ma che va assolutamente visto per chi si interessa di "questioni" balcaniche. Traduco e commento dal sito ufficiale del film:

 

(…)E’ la storia sullo sfacelo di una famiglia. Sulla realtà post bellica in Bosnia. La storia di come la gente incredibilmente riesce a sopportare qualsiasi cosa e malgrado tutto conservare la speranza decidendo di lottare per una vita migliore. Bosnia ed Erzegovina due anni dalla fine dei conflitti. Tesanj è una piccola cittadina che non ha nulla di particolare – in superficie gente buona, sincera, si vive modestamente e in maniera onesta, la piazza del mercato, le tradizioni, il vicinato. Ma sotto c’è ben altro: la fame, l’odio etnico, criminalità, prostituzione e corruzione totale. In questa situazione arriva la notizia sulla visita del presidente degli Stati Uniti – Bill Clinton con l’intenzione di diventare il cittadino onorario di Tesanj in un operazione mediatica che dovrebbe dimostrare i risultati della pacificazione ad opera della cosiddetta "comunità internazionale". Tutto sembra presagire giorni migliori con questa occasione che tutti vorrebbero utilizzare per i propri interessi. Tuttavia è un’occasione che bisogna guadagnarsi con fatica, tutto ciò che agli occhi del "mondo" non va bene va fatto sparire: criminalità, corruzione, l’odio etnico. Sotto la supervisione degli ispettori inizia la folle corsa verso una caricatura della democrazia, che va raggiunta in soli sette giorni (…)

Parole di Pjer Zalica:

"Durante la guerra facevo i film sulla guerra. Ne ho fatti una decina, alcuni sotto stati apprezzati dalla critica. In quel periodo ricevevo riconoscimenti e premi, si parlava di coraggio, grandezza e importanza di quello che facevamo…Ma io sentivo solo la nausea per il fatto di dover fare i film su una cosa così terribile come la guerra che mi circondava, opprimeva, che si respirava. Ne avevo abbastanza di sangue, morte dimostrazioni su che è responsabile di cosa…Pensavo: che arrivi la pace, poi faremo i film sulla pace. Poi è arrivata la pace, ho fatto un film e purtroppo me ne sono reso conto di come la pace può essere peggiore della guerra. Ma per fortuna si è confermato il fatto che quella inspiegabile forza dello spirito umano che dona il coraggio di sorridere anche nei momenti peggiori, non muore così facilmente, ed è proprio questo che ci aiuta a sopravvivere ogni orrore di questa "pace" che ci è toccata, e con ottimismo tragi-comico continuiamo a credere nella vita."

 

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